Per la quinta volta l’ex premier Berlusconi non va all’udienza fissata dal tribunale di Siena sul processo Ruby ter.
Il processo in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari riguarda la vicenda dei testimoni che sarebbero stati pagati da Silvio Berlusconi per rivelare il falso sulle feste di Villa San Martino ad Arcore.
Il tribunale di Siena ha accolto la richiesta di legittimo impedimento avanzata dai difensori del leader di Forza Italia, gli avvocati Federico Cecconi e Enrico De Martino, in considerazione del ricovero dell’ex premier all’ospedale San Raffaele di Milano, dove si trova per accertamenti sullo stato di salute.
I legali hanno depositato in tribunale la documentazione medica relativa al loro assistito.
Secondo il certificato, le condizioni attualmente non permettono a Berlusconi di raggiungere il palazzo di giustizia senese dove vorrebbe recarsi per rendere dichiarazioni spontanee.
Il giudice Ottavio Mosti ha fissato la data della prossima udienza a giovedì 15 aprile, con inizio alle ore 16.
Il pubblico ministero Valentina Magnini si era opposta al rinvio, chiedendo ulteriori accertamenti medici.
Respinta dal collegio anche la richiesta della difesa di Mariani di stralciare la posizione del pianista.
“Abbiamo presentato questa istanza perché – ha sottolineato il suo legale, l’avvocato Salvatore Pino – non si può fare gli imputati a vita”.
“Il presidente Mosti ha preso atto di una situazione obiettiva e in modo equilibrato ed ha ritenuto opportuno di verificare se questa situazione persiste e sussista anche la settimana prossima – ha precisato uno dei legali di Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi, parlando con i cronisti – L’ospedale San Raffaele ha avuto modo di attestare situazioni di legittimo impedimento certificate in modo obiettivo a fronte delle quali è stato disposto il rinvio”.
Cecconi ha confermato, sempre rispondendo alle domande dei giornalisti, che “Berlusconi è disponibile ad essere presente a Siena il prossimo 15 aprile; vedremo se ci saranno le condizioni perchè questa richiesta si possa esaudire.
Mi auguro che l’ impedimento cessi perchè significa che sta bene.
Tutto il resto lo vedremo nei prossimi giorni”.
Il processo senese è stato originato da un fascicolo trasmesso dal tribunale di Milano a quello della città toscana nel 2017 per competenza territoriale.
Per i pubblici ministeri milanesi è a Siena che sarebbe stato completato il pagamento effettuato da Berlusconi a Danilo Mariani, pianista di numerose serate ad Arcore, per indurlo, secondo l’accusa, a rendere testimonianze edulcorate sulle feste a villa San Martino.
Sempre secondo l’accusa, i bonifici effettuati da Berlusconi a Mariani come ‘rimborsi spesa’, circa 170 mila euro dal 2011 al 2013, sarebbero stati pagamenti per indurre il pianista a rendere falsa testimonianza.
La procura di Siena, con la pm Valentina Magnini, ha chiesto la condanna di Berlusconi a 4 anni e 2 mesi, e di Mariani a 4 anni e 6 mesi.
Il primo rinvio della sentenza è avvenuto il 21 maggio 2020 per l’impedimento dei legali a raggiungere Siena a causa delle restrizioni imposte dal Covid agli spostamenti tra le regioni; il secondo l’1 ottobre a causa della positività al coronavirus di Berlusconi; il terzo il 25 novembre alla luce della richiesta del leader di Forza Italia di deporre in aula; il quarto il 14 gennaio scorso per il ricovero dell’ex premier all’ospedale del Principato di Monaco.
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