Continua il pressing della Lega sulle riaperture per riuscire ad accaparrarsi i consensi dei cittadini ma soprattutto di quella fetta di popolazione che, da più di un anno, sta soffrendo per le chiusure, prendendosi i meriti della ripresa delle attività in Italia.
Il ministro per il Turismo, il leghista Massimo Garavaglia, in un’intervista alla Stampa prova a dare una prospettiva di rinascita di medio periodo, perché nelle prossime settimane il turismo si deve poter rimettere in modo.
Entro la festa della Repubblica dovrà essere aperto tutto o quasi tutto Conferma che nei prossimi giorni la cabina di regia comincerà a programmare alcune aperture, sempre sulla base dei dati scientifici e dell’andamento dei contagi.
Settore per settore, perché “ogni settimana che passa perdiamo pezzi di Pil e non ce lo possiamo permettere”.
Anche ad aprile “si possono aprire attività come la ristorazione, appena ci sono le condizioni”.
Per quanto riguarda la stagione turistica l’esponente della Lega dice di lavorare per farla ripartire “a maggio, almeno per le spiagge, con protocolli rafforzati all’inizio”.
“Ovviamente dipende dal piano vaccinale. Da tempo diciamo che dobbiamo programmare.
Sappiamo che, finché i numeri non lo consentono, bisogna essere molto prudenti” sottolinea Garavaglia, ma “ciò non vuol dire che non si deve programmare.
Ci sono attività che puoi aprire il giorno dopo: per esempio domani una Regione è in arancione e allora i parrucchieri possono riaprono.
Ci sono invece delle attività che hanno bisogno di settimane se non di mesi di anticipo per programmare l’apertura. Ogni settore ha una storia a sé”.
Ad esempio “i parchi tematici e acquatici hanno bisogno di tempo per programmare i lavori di manutenzione e fare prevendita.
Sono convinto che in settimana si sbloccherà il tema dei congressi e delle fiere internazionali: è fondamentale perché significa mettere in sicurezza già qualche evento estivo, ad esempi Pitti Uomo a Firenze”.
Garavaglia ipotizza di anticipare il green pass. “I tempi dell’Europa non sono ancora certi, si parla di 15 giugno. Secondo noi bisogna anticipare un po’ per garantire la circolazione nei tempi giusti e per programmare la stagione estiva”. anche le Isole covid free è un progetto che “si può fare ed è anche opportuno farlo perché se lo faranno gli altri e noi no, lo svantaggio diventerà enorme. Se la Grecia dice che aprirà il 15 maggio a patto che si abbia il tampone negativo, oltre a garantire isole covid free, mentre noi stiamo fermi, allora perderemo di competitività”.
Contro il modello “isole Covid-free” è intervenuto stamattina Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, che su Facebook ha scritto: “Mi auguro che il ministro del turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di ‘isole Covid free’.
Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre”. “Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo”, ha aggiunto Bonaccini.
Per quanto riguarda le riaperture, poi, la Lega dovrà vedersela con l’andamento dei contagi e con quello che definiscono il ministro delle chiusure, il titolare del dicastero della Salute Roberto Speranza il quale, in un’intervista a Repubblica non scommette sulle aperture anticipate di aprile, ma punta sul fatto che a maggio si tornerà a zone gialle.
E che si accelererà sui vaccini, allungando il richiamo di Pfizer e Moderna a 42 giorni (non più a 21 e 28) e dando la possibilità per gli over 60 di presentarsi davanti agli hub vaccinali per farsi immunizzare con AstraZeneca senza prenotazione, con le dosi eccedenti della giornata.
I target ora sono la vaccinazione degli over 80 “entro aprile”, mentre “entro fine giugno si possono mettere in sicurezza tutti gli over 60, che sono altri 18 milioni circa”.
Per quanto riguarda le riaperture, Speranza spiega che “la curva delle ultime settimane si è piegata grazie alle misure attuate.
Ma a causa della variante inglese il livello di contagio è ancora molto alto e la pressione sui presidi sanitari assai significativa”.
Premesso questo, prosegue Speranza, “penso che ad aprile convenga tenere ancora la massima prudenza”.
A maggio “ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla. Però voglio essere chiaro.
Dobbiamo avere grande cautela e prudenza. Continuare con un percorso di gradualità, l’unico che ci consente di governare la curva e non vanificare i sacrifici fatti. Così potremo rilasciare progressivamente le misure restrittive”.
E alla Lega di Matteo Salvini che lo attacca replica dicendo che “tutti sanno che le scelte fatte dal governo sono sempre passate dal cdm e approvate all’unanimità.
Su Salvini dico solo che trovo incomprensibile l’atteggiamento di chi sta al governo e si comporta come se fosse all’opposizione, con l’obiettivo mal celato di raccattare qualche voto sulle difficoltà vere di tante persone.
A quelle persone non dobbiamo vendere illusioni, ma dare risposte concrete: significa sostegni e costruzione di un percorso di graduale riapertura”.