Manifestare è un diritto legittimo in una democrazia: nessuno lo mette in discussione. Ed è legittimo che le categorie più colpite dal virus, davanti a una gestione a singhiozzo dell’emergenza e soprattutto davanti all’evidenza che le regole più stringenti sono riservate esclusivamente per ristoratori, operatori di spettacolo e gestori di palestre, protestino contro le autorità.
Ma gli scontri di Montecitorio di questo pomeriggio portano una firma precisa, ed è quella di organizzazioni di estrema destra che hanno affiancato i manifestanti, Casapound in primis. E non sono accuse campate per aria: un ristoratore, presente alla manifestazione, commenta così: “Queste violenze non fanno parte della manifestazione, questi sono gruppi inflitrati di cui tutti sappiamo la provenienza, ragazzi senza barba che probabilmente non sono ristoratori e nemmeno dipendenti che vengono solo a far casino, noi stiamo manifestando il nostro disagio e la nostra disperazione”.
Questa ERA la manifestazione #ioapro in partenza. Poi CHISSÀ CHI ha deciso di infiltrarsi e mettere in cattiva luce una intera categoria di lavoratori.
Riflettete prima di dare la colpa alla polizia.— peppe. (@pezslaugh) April 12, 2021