Codogno non revoca la cittadinanza a Mussolini: "Non si cancella la storia"
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Codogno non revoca la cittadinanza a Mussolini: "Non si cancella la storia"

Francesco Passerini: "Non si può pensare di cancellare e demolire tutto perché costruito da una parte della storia 'particolare'". 

Francesco Passerini
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24 Aprile 2021 - 10.34


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Con le solite motivazioni che la destr nostalgica usa per non voltare le spalle al passato fascista dell’Italia, il sindaco di Codogno, Francesco Passerini (Lega) ha rifiutato di togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini: “Codogno diede l’onoreficenza a Mussolini nel 1924, fu una iniziativa nazionale dell’Anci del tempo. È un atto storico, come quando Napoleone ha dormito a Codogno e poi andò a Lodi a far guerra. Non è che poi è venuto giù il palazzo dove dormì. Abbiamo anche alcune strutture che ricordano il periodo fascista, come Villa Biancardi che è ancora lì. E per fortuna. Non si può pensare di cancellare e demolire tutto perché costruito da una parte della storia ‘particolare'”. 
“Personalmente sono fortemente post ideologico, sarebbe sbagliato contestualizzare o attualizzare situazioni che nulla hanno a che fare con la vita recente – spiega – La storia va conosciuta, va studiata, perché solo imparandola si possono evitare errori già commessi: cancellarla non aiuta sicuramente a scongiurare sbagli fatti in passato”.
In effetti è un rischio che questo paese corre, quello di lasciarsi il fascismo alle spalle. Con le nostre città ancora piene di monumenti fascisti, con Mussolini cittadino onorario di molti paesi tra cui Codogno, questo tentativo di ‘cancellare’ il fascismo è verosimile quanto ‘l’invasione’ di Salvini: un’altra delle trovate della Lega per giustificare il fascismo, per strizzare l’occhio all’anima più nera del paese e gettare discredito su chi liberò il nostro paese dall’incubo nazifascista.

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