La procura di Tempio Pausania chiude ancora le indagini del presunto stupro di Ciro Grillo
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La procura di Tempio Pausania chiude ancora le indagini del presunto stupro di Ciro Grillo

Con il nuovo atto i pm hanno specificato meglio il secondo capo di imputazione, ovvero quello relativo alle foto oscene con la seconda ragazza scattate mentre dormiva

Ciro Grillo
Ciro Grillo
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4 Maggio 2021 - 12.56


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Chiuse di nuovo le indagini, dalla procura di Tempio Pausania per il presunto stupro di gruppo contestato a Ciro Grillo, il figlio di Beppe, garante del M5s, e a tre suoi amici, che sarebbe avvenuto tra il 16 e 17 luglio nella casa di Grillo in Costa Smeralda su una studentessa 19enne di Milano. I quattro sono accusati di violenza sessuale.

Con il nuovo atto i pm hanno specificato meglio il secondo capo di imputazione, ovvero quello relativo alle foto oscene con la seconda ragazza scattate mentre dormiva. In particolare, secondo la procura, sarebbero almeno tre le immagini contestate a Grillo junior, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, mentre è escluso da questa accusa (sempre di violenza sessuale) Francesco Corsiglia.

Lo scorso 20 novembre la Procura aveva già chiuso le indagini, ma su loro richiesta gli indagati sono stati di nuovo interrogati. Così il procuratore Gregorio Capasso e la sostituto Laura Bassani hanno deciso di riformulare uno dei due capi d’imputazione.

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Corsiglia aveva detto ai magistrati di avere avuto un rapporto consenziente con la giovane e poi di essersi addormentato. Adesso i legali dei quattro giovani genovesi (Sandro Vaccaro, Romano Raimondo, Gennaro Velle, Ernesto Monteverde e Mariano Mameli) potranno chiedere un nuovo interrogatorio. I magistrati avranno poi venti giorni di tempo per chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione.

A denunciare tutto, una settimana dopo la presunta aggressione, era stata la studentessa 19/enne rientrata a Milano dopo la vacanza in Costa Smeralda. I fatti risalgono al luglio 2019. Secondo l’accusa, i quattro avrebbero conosciuto la ragazza al Billionaire. Intorno alle cinque del mattino, le due studentesse avrebbero accettato l’invito del gruppo di andare nel residence dove la famiglia Grillo ha un appartamento per una spaghettata. Dopo avere mangiato sarebbe stato Corsiglia ad avere un rapporto con la giovane prima a letto e poi nel box doccia. Alle nove del mattino, mentre Corsiglia e l’amica della 19enne dormivano in stanze differenti, gli altri tre avrebbero costretto la ragazza a bere vodka e poi l’avrebbero violentata in gruppo. Durante la presunta aggressione è stato anche girato un video, di circa 24 secondi. Per i ragazzi il rapporto sarebbe stato consenziente.

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Nei giorni scorsi il fondatore del Movimento 5Stelle aveva pubblicato un video dove prendeva la difesa del figlio e dei suoi amici sollevando numerose polemiche. Polemiche che avevano portato anche i genitori della studentessa a rompere il silenzio dicendo che giravano frammenti del video dello stupro e che “il corpo di loro figlia veniva esposto come un trofeo”.

Il racconto della giovane, davanti a due marescialle di Milano e videoregistrato, era stato molto duro. La studentessa aveva detto che dopo un primo tentativo di violenza da parte di Corsiglia, che lei sarebbe riuscita a respingere, ce ne sarebbe stato un altro, stavolta consumato, al quale sarebbe seguita poi una vera e propria violenza di gruppo, mentre lei veniva costretta a bere super alcolici. Un racconto dell’orrore che è documentato solo in parte dai video girati con i telefonini dai presunti violentatori. Alle due militari dell’Arma la ragazza ha descritto anche cosa successe dopo il suo ritorno a casa e il malessere provato per quella terribile notte e di quando alla fine decise di confidare tutto alla madre. Un rapporto consensuale, hanno ripetuto gli amici genovesi davanti ai pm nelle scorse settimane.

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