Le morti bianche avvenute in questi giorni stanno sconvolgendo il paese: il mondo del lavoro già abbastanza in difficoltà deve fare i conti anche con la sicurezza sul posto di lavoro.
La moglie dell’operaio Christian Martinelli, schiacciato da una fresa a Busto Arsizio racconta il suo dolore per la scomparsa del marito: “Mi hanno telefonato dalla fabbrica. Mi hanno detto che c’era stato un incidente a Christian e che dovevo andare in ospedale a Legnano. Quando sono arrivata là era già troppo tardi”.
“Il titolare della fabbrica mi ha detto solo che c’era stato un incidente. Volevo parlargli ma non sono ancora riuscita. Sono qui perché speravo di prendere le cose di mio marito ma mi hanno detto che non c’era più nessuno. Che li avevano fatti andare via tutti. Sono riuscita solo a parlare con il caposquadra di mio marito, era sconvolto anche lui. Anche i suoi colleghi erano sconvolti per quello che è successo”.
Sulle dinamiche dell’incidente la moglie non sa ancora nulla, nemmeno riesce a immaginarselo.
“Non lo so, faranno delle indagini. A me negli ultimi tempi diceva soltanto che i turni erano diventati più lunghi e faticosi. E che in fabbrica, anche se c’erano meno operai, non veniva assunto nessuno. C’erano solo loro che dovevano lavorare più di prima (…) ma lui era contento”.
Christian Martelli lascia anche due figlie piccole.
“Due bambine di sette e otto anni. Non sanno ancora niente di cosa è successo al loro papà. Sono a scuola come tutti i giorni. Sarà dura trovare le parole giuste per dirglielo. Per dire che il papà non c’è più. Sono così piccole ma abbastanza grandi da capire tutto”.