Rifiuta di vendere il libro della Meloni: contro la libraia l'odio della destra e dei fascisti
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Rifiuta di vendere il libro della Meloni: contro la libraia l'odio della destra e dei fascisti

L'esponente di Liberare Roma Peciola: "Andrò a Le torri e comprerò un libro, per solidarietà e per rispondere agli odiatori e ai fascisti che attaccano questa realtà"

Libro di Giorgia Meloni
Libro di Giorgia Meloni
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12 Maggio 2021 - 16.52


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E’ finita al centro della bufera la libraia del quartiere di Tor Bella Monaca, a Roma, per la sua scelta di non esporre in vetrina, quindi di non vendere, il nuovo libro della leader di Fratelli d’Italia. Alessandra Laterza, per questo, è stata attaccata dagli odiatori di destra sui social con insulti e minacce.
“A Tor Bella Monaca c’è una libreria, la tiene aperta con sacrificio e passione Alessandra. In questi giorni l’odio degli intolleranti l’ha messa nel mirino per una scelta, semplice e libera: alla libreria Le torri non sarà in vendita il libro di Giorgia Meloni”. Lo scrive su facebook Gianluca Peciola di Liberare Roma.
“Bene, la risposta dei postfascisti non si è fatta attendere. Domani a partire dalle 11.00, presso una scuola a due passi dalla libreria, Fratelli D’Italia farà un gesto coerente con le sue radici, se la prenderà con chi fa cultura e vende libri: con un flash mob regaleranno provocatoriamente l’imperdibile opera di Giorgia agli studenti (l’accanimento pandemico sulle loro vite evidentemente non è bastato). 
Domani – continua Peciola – andrò a Le torri e comprerò un libro, per solidarietà, perché fa bene e per rispondere con un gesto di sanità mentale agli odiatori e ai fascisti che stanno prendendo di mira questa unica e preziosa esperienza. Sarebbe bello se fossimo in tanti”.
Zannola (Pd): solidarietà
”Solidarietà a libraia indipendente di Tor bella Monaca minacciata per la scelta di non esporre il libro della Meloni. Offesa Maestà! Grida Fdi che intanto condivide insulti e minacce fasciste non dissimili da quelle della criminalità contro uno spazio di libertà”. Così in un tweet il consigliere Pd Giovanni Zannola.

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