Ciro Grillo davanti ai giudici: "Doveva essere un gioco, siamo andati un po' oltre"
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Ciro Grillo davanti ai giudici: "Doveva essere un gioco, siamo andati un po' oltre"

Dal verbale dell'interrogatorio di Grillo sul presunto stupro emerge che secondo lui il rapporto "era consenziente"

Ciro Grillo
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13 Maggio 2021 - 10.30


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Il presunto stupratore Ciro Grillo oggi è comparso davanti ai giudici per l’interrogatorio sulla sera in cui la ragazza, Silvia, avrebbe subito la violenza da parte dei 4 ragazzi presenti nella villa.
“Doveva essere un gioco: siamo andati un po’ oltre”. Così il Corriere della Sera riporta il verbale dell’interrogatorio di Ciro Grillo, figlio di Beppe, accusato di violenza sessuale di gruppo insieme agli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. 
I ragazzi si difendono dalle accuse mosse da Silvia, ragazza italo-norvegese secondo cui i presunti fatti sarebbero avvenuti nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villa di Grillo, in Costa Smeralda.
I giovani rigettano le accuse di stupro, affermando che il rapporto “era consenziente”. Nell’interrogatorio di Ciro Grillo si legge: 
“La mattina del 17 luglio 2019 eravamo nel patio io, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta assieme a Silvia… Lei ha bevuto qualche sorso di vodka, da sola e senza che nessuno di noi la costringesse. Dopo la vodka ricordo che abbiamo parlato in modo scherzoso del rapporto sessuale che lei aveva appena avuto con Francesco Corsiglia e parlando lei ci ha lasciato intendere che era meglio una cosa con tre piuttosto che con uno solo”.
Il racconto prosegue:
“Siamo andati tutti di là” e i dettagli di quel che descrivono come “rapporto consensuale”.
Secondo la versione della ragazza,  “il rapporto sessuale con Francesco Corsiglia” sarebbe stato uno stupro e l’assunzione di vodka (che viene descritta da Silvia come sostanziosa e non come “pochi sorsi” riferiti dalla difesa) non spontanea ma forzata. Poi, scrive ancora il quotidiano, la giovane ha riferito che i ragazzi “la costringevano e comunque la inducevano a compiere e subire ripetuti atti sessuali con ciascuno di loro”.

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