Parole che faranno sicuramente discutere: “Il rinvio a giudizio del senatore Salvini avrebbe comportato l`incriminazione dell`ex premier Conte e dei ministri dell`epoca Di Maio e Toninelli, perché erano tutti d`accordo sulla redistribuzione dei migranti, invocata allora come adesso”.
Lo ha detto il giudice Nunzio Sarpietro, che presiede l’ufficio del gip-gup di Catania, commentando a caldo in una intervista al Corriere della sera la sentenza di non luogo a procedere per l`ex ministro dell`Interno per il caso dei migranti trattenuti sulla nave Gregoretti.
“La politica del ricollocamento in Europa – ha aggiunto – è stata un obiettivo di tutti i governi, come ha testimoniato anche la ministra Lamorgese, e com`è dimostrato dall’attività della nostra diplomazia di cui abbiano acquisito ampia documentazione”.
“Io ho ritenuto non sussistente alcuna violazione della normativa internazionale e nazionale. Salvini – ha sostenuto ancora il magistrato – s’è attenuto alle convenzioni disponendo che venissero salvati i migranti in difficoltà e ritardando lo sbarco di due o tre giorni, facoltà concessagli da un provvedimento amministrativo del febbraio 2019”.