I sindaci della Lega fanno propaganda sui migranti: "No ad accogliere gli sbarcati a Lampedusa"
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I sindaci della Lega fanno propaganda sui migranti: "No ad accogliere gli sbarcati a Lampedusa"

Il coordinatore della Lega Lombarda e quelli dei sindaci leghisti dimenticano che sono al governo: "Ci pensi il sindaco Giuseppe Sala a prenderli anche non hanno i requisiti per essere considerati profughi"

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18 Maggio 2021 - 14.35


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Propaganda sulla pelle dei migranti nonostante stiano al governo.

Ma per recuperare voti sulla Meloni c’è da star sicuri che ne faranno di cose peggiori e che Salvini tenterà in tutti i modi di destabilizzare il governo.

”I sindaci lombardi della Lega non prenderanno nessuno dei 60 immigrati, sbarcati in questi ultimi giorni in Sicilia, che il ministero dell’Interno vorrebbe inviare in Lombardia, dove andrebbero appunto 60 immigrati dei 559 che il Viminale vorrebbe smistare tra le Regioni italiane. La Lombardia è in assoluto la Regione che ha pagato il prezzo più alto al Covid, anche in termini economici, per via delle tante chiusure ripetute”. 

Lo dichiarano Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier, e Giacomo Ghilardi, coordinatore regionale Sindaci Lega della Lombardia.

”Sul territorio abbiamo tante famiglie in difficoltà, tante famiglie rimaste senza lavoro e senza reddito, per cui ogni euro disponibile serve per aiutare la nostra gente. Su questo non si discute: prima gli italiani, prima le nostre famiglie. Ci pensi il sindaco Giuseppe Sala a prendersi questi 60 immigrati che, per inciso, non hanno il minimo requisito per essere considerati profughi, trattandosi di migranti economici. Del resto la storia di questi anni insegna che il 90% delle domande di asilo presentate da questi decine di migliaia di immigrati inviati in Lombardia sono state respinte dalle varie commissioni. Per cui nessuna giunta leghista in Lombardia li prenderà in carico: non abbiamo dubbi che ci penseranno i sindaci del Pd ad accoglierli…”.

Leggi anche:  Immigrazione, integrazione e diritti umani: 25 anni di sfide e prospettive tra Italia ed Europa

Ovviamente la Lega dimentica che il fido Molteni, braccio armato di Salvini sulle politiche per l’immigrazione è al Viminale.

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