Il cugino di Saman Abbas si difende: "Non ho nulla a che fare con la sua sparizione"
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Il cugino di Saman Abbas si difende: "Non ho nulla a che fare con la sua sparizione"

Ikram Ijaz si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto alcune dichiarazioni spontanee: renderà dichiarazioni più approfondite al pm nei prossimi giorni"

Il cugino di Saman Abbas
Il cugino di Saman Abbas
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11 Giugno 2021 - 08.28


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Ha parlato e prova a scagionarsi Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, che nell’interrogatorio di questa mattina si è detto estraneo alla sparizione della ragazza pakistana di 18 anni.

Lo ha spiegato l’avvocato Domenico Noris Bucchi al termine dell’interrogatorio di garanzia, nel quale il pachistano si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto alcune dichiarazioni spontanee.

“Ha dichiarato di non aver nulla a che vedere con la sparizione della ragazza. Ha manifestato l’intenzione di rendere dichiarazioni più approfondite al pm nei prossimi giorni”, dopo un ulteriore confronto con i suoi difensori.

Ijaz, che è stato estradato mercoledì dalla Francia dopo l’arresto a Nimes, ha incontrato ieri nel penitenziario reggiano il suo difensore, l’avvocato reggiano Luigi Scarcella.

Ieri intanto sono riprese le ricerche nelle campagne di Novellara del corpo.

La Procura ritiene poi che la ragazza sia stata seppellita nei campi intorno alla sua abitazione. Indizi provengono da un video dove si vedono i familiari della ragazza con una pala in mano.

L’area di ricerca si amplia e si verificheranno alcuni punti, nel terreno, segnalati ieri dall’elettromagnetometro.

In particolare vanno avanti le ricerche del battaglione nella zona del casolare dove viveva la famiglia, con i cani e con carotaggi e si faranno degli scavi dove, appunto, lo strumento ha individuato alcune anomalie nel terreno, tutte da verificare.

Ikram Ijaz, uno dei cugini della ragazza, arrestato a Nimes e consegnato ieri all’Italia sarà dunque sentito questa mattina. Indagato insieme ad un altro cugino, allo zio di Saman e ai genitori, tutti latitanti, Ijaz è in carcere a Reggio Emilia.

Da lui gli inquirenti speravano di ottenere informazioni per ricostruire la dinamica dei fatti e per individuare il corpo della giovane.

Il cugino è stato consegnato mercoledì da parte della Polizia Francese ai Carabinieri di Reggio Emilia, al posto di frontiera di Ventimiglia.

L’uomo è stato arrestato il 29 maggio scorso a Nimes dalle Autorità di polizia d’oltralpe su mandato di arresto europeo emanato dal Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della locale Procura.

L’operazione è stata agevolata grazie alla costante collaborazione del Servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale del Ministero dell’Interno.

“Come in altri processi anche per il caso di Saman ci costituiremo come parte civile”. Lo dice all’Ansa Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii. Nei giorni scorsi l’Unione delle Comunità islamiche italiane aveva annunciato una fatwa contro i matrimoni forzati.

Ieri l’ufficio di presidenza della Commissione d’inchiesta sul femminicidio del Senato ha deliberato di avviare subito un’indagine sul caso della scomparsa di Saman Abbas.

“È motivo di sgomento – spiega La senatrice Valeria Valente, Presidente della Commissione – che una giovane donna possa rischiare la fine che temiamo abbia fatto Saman Abbas, soprattutto dopo aver cercato di salvarsi, chiedendo ripetutamente aiuto alle istituzioni del nostro Paese”.

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