Una vicenda su cui occorre necessariamente fare chiarezza per evitare altri problemi futuri e soprattutto per ricercare la responsabilità di chi ha sbagliato.
I carabinieri del Nas hanno notificato ieri all’Asl 4 un ordine di esibizione e sequestro del certificato anamnestico compilato da Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante (Genova) morta dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) prima di ricevere la dose.
Il documento, che si trova sotto sequestro negli uffici dell’Asl4, verrà consegnato agli inquirenti lunedì.
Secondo quanto appreso, la procura vuole verificare se nel documento sia stata segnalata la piastrinopenia ereditaria citata anche nei documenti già in possesso degli inquirenti o l’assunzione di farmaci a base ormonale.
Ora la documentazione che la procura di Genova vuole acquisire per fare luce sulla vicenda di Camilla Canepa, la diciottenne morta 10 giorni dopo avere ricevuto il vaccino Astrazeneca, ci sono anche la lettera del Comitato tecnico scientifico inviata alle regioni che avevano deciso di procedere con gli open day.
In quella lettera il Cts “non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate iniziative quali i vaccination day”.
Nello stesso documento, però, i tecnici sottolineano anche che “occorre completare la vaccinazione dei soggetti vulnerabili e over 60 ancora non coperti per una percentuale che non può essere trascurata”.