Era una ragazza da proteggere di fronte a una famiglia che voleva decidere per lei il suo destino.
″È un disonore, una vergogna per la nostra famiglia”, sono le parole pronunciate nell’ottobre 2020 da Nazia Shaheen, la madre di Saman Abbas, la 18enne scomparsa da Novellara (Reggio Emilia).
Le frasi risalgono al giorno in cui gli assistenti sociali le comunicarono che la figlia sarebbe entrata in una comunità protetta, dopo la denuncia presentata per sfuggire a un matrimonio combinato con un cugino che si sarebbe dovuto celebrare in Pakistan.
Le affermazioni della donna: “Questo è un disonore per tutti noi. Come faremo a spiegarlo in Pakistan?”.
Il rifiuto di Saman aveva fatto saltare il matrimonio già fissato:
Nozze accuratamente programmate: dalla data, il 22 dicembre, all’acquisto dei biglietti, il 7.
All’incontro con gli assistenti sociali era presente anche il padre di Saman, Shabbar Abbas.
L’uomo, secondo quanto ricostruito tramite un testimone, scosse la testa dicendo: “Nostra figlia fa tutto il contrario di quel che le diciamo e non sappiamo più cosa fare con lei”.