Andrea Crisanti è stato nominato consulente nell’indagine coordinata dal procuratore Antonio Chiappani e dall’aggiunto Maria Cristina Rota sulla diffusione del Covid in Lombardia. “Stiamo cercando di ricostruire la dinamica del contagio.
L’intenzione è accelerare per tirare le fila dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid, all’ospedale di Alzano Lombardo e in tutta la bergamasca e che punta a far luce se le misure adottate per far fronte alla pandemia al momento in cui è scoppiata erano adeguate”, ha spiegato Crisanti.
“Per un paio di mesi andrò a Bergamo per tre o quattro giorni alla settimana”, ha proseguito Crisanti limitandosi a dire che si stanno sentendo i pazienti e il personale del “Pesenti Fenaroli”, presidio ospedaliero al centro di uno dei capitoli dell’inchiesta.
“Sto affrontando queste cose con spirito agnostico, senza pregiudizio – ha tenuto a dire – e indipendentemente dalle responsabilita’ condivido il pensiero del procuratore, per altro espresso pubblicamente, e cioè che i parenti delle vittime hanno il diritto di sapere quel che è successo”.
Quanto al deposito della sua consulenza il professore non si è espresso sui tempi in quanto “stiamo verificando quel che manca, per poi chiudere il lavoro” che dovrebbe essere ‘mastodontico’.
Crisanti: "Con la procura di Bergamo stiamo ricostruendo la dinamica dei contagi"
Il microbiologo dell'università di Padova è consulente dell'inchiesta sulla prima ondata Covid nella bergamasca
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18 Giugno 2021 - 17.05
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