La Procura di Tempio Pausania indaga sul Focolaio al Billionaire: "È stata epidemia colposa"
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La Procura di Tempio Pausania indaga sul Focolaio al Billionaire: "È stata epidemia colposa"

Secondo le accuse dei pm, gli amministratori dei tre locali non avrebbero saputo tenere alto il livello di sicurezza anti-Covid, determinando decine di contagi

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23 Giugno 2021 - 09.15


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La Procura di Tempio Pausania ha chiuso le indagini agli amministratori del Billionaire e di altri due locali notturni della costa gallurese, il Phi Beach di Baja Sardinia e il Country Club di Porto Rotondo.
Accusa di epidemia colposa per i gestori del Billionaire, la discoteca di Flavio Briatore a Porto Cervo, nell’inchiesta giudiziaria sui contagi di Covid scoppiati la scorsa estate in Costa Smeralda. Per i casi di positività al coronavirus riscontrati in 58 dipendenti del Billionaire l’ipotesi di reato contestata è quella di epidemia colposa, mentre per i contagi diffusi negli altri due locali la Procura contesta i reati di lesioni colpose.
Secondo le accuse dei pm, gli amministratori dei tre locali non avrebbero saputo tenere alto il livello di sicurezza anti-Covid, determinando decine di contagi che hanno fatto ammalare prima di tutto i dipendenti. Fra le vittime dei contagi da discoteca ci furono anche personaggi di punta del jet set internazionale, primo fra tutti Flavio Briatore, proprietario proprio del Billionaire, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano.
A causa del Covid tutti i locali del divertimento gallurese furono costretti a spegnere le insegne e archiviare in maniera disastrosa la stagione turistica. Solo al Billionaire l’Azienda sanitaria della Sardegna registrò 58 contagiati fra i dipendenti. Chiusero i battenti per covid anche altri club storici come il Sottovento e il Phi Beach. E oltre ai focolai scoppiarono le polemiche: Briatore si distinse per una furiosa lite a distanza contro il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, reo di avere limitato gli orari della movida in Costa Smeralda per cercare di contenere la diffusione del virus. Una lite che finirà anche questa in tribunale, con Briatore trascinato davanti al giudice dal sindaco, con l’accusa di diffamazione.

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