E’ terminato con un nulla di fatto il processo che riguardava Vittorio Sgarbi.
Un non luogo a procedere dopo le accuse della Procura di Roma di aver autenticato false opere d’arte attribuite all’artista anconetano Gino De Dominicis, scomparso nel 1998.
Lo ha deciso il gup di Roma Angela Gerardi che ha fatto cadere le accuse, con la formula “perché il fatto non costituisce reato”, per il critico d’arte e per Duccio Trombadori.
Rinviate a giudizio invece altre 19 persone per le quali il processo inizierà il 21 dicembre.
Sgarbi era finito nel registro degli indagati, in quanto all’epoca dei fatti presidente della Fondazione Archivio Gino De Dominicis.
Nel corso delle indagini, nel 2018, i carabinieri Tutela Patrimonio Culturale sequestrarono oltre 250 opere ritenute contraffatte (per un controvalore di oltre 30 milioni di euro).