La sentenza è arrivata. I giudici della prima corte d’appello di Milano hanno riformato la sentenza di primo grado e condannato a 5 anni e 6 mesi don Mauro Galli (6 anni e 4 mesi in primo grado) ex vicario nella parrocchia di San Pietro a Legnano, alle porte di Milano, accusato di avere abusato sessualmente di un ragazzo che all’epoca aveva 15 anni. Sono state concesse le attenuanti generiche all’imputato, le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni.
“Decisamente soddisfatti” i genitori della vittima – i fatti sono stati confermati e la pena ridotta solo per le attenuanti concesse -, eppure nessuna scusa sarebbe arrivata. “L’arcivescovo Delpini ci ha concesso un momento di incontro – racconta la madre -, meno di nove minuti, durante il quale non ha saputo rispondere alla nostra domanda su come la Chiesa possa riavvicinare nostro figlio alla fede, mi aspettavo molto di più”.
Il pg di Milano Bianca Bellucci, nell’udienza dello scorso 22 giugno, aveva chiesto la conferma della condanna di fronte all'”evidente sofferenza” della giovane vittima. Di diverso avviso il difensore, l’avvocato Mario Zanchetti che aveva chiesto l’assoluzione (e in subordine il riconoscimento delle generiche) mettendo in dubbio la credibilità del ragazzo e ricordando come da dieci anni don Mauro sia impegnato nello studio, lontano dunque dai ragazzi.
I fatti contestati risalgono al 2011 e hanno come teatro Rozzano. Don Galli aveva ammesso di aver dormito nello stesso letto con il minorenne, negando però gli abusi. In questi anni i familiari della vittima hanno scritto decine di lettere a tutti i vertici della chiesa Cattolica, sia a Milano che al Vaticano, per denunciare il caso e mostrare una nutrita documentazione sul presunto comportamento omissivo dei due vescovi interessati della vicenda.
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