Potrebbe esserci una svolta sul caso di Sara Pedri, la 31enne ginecologa di Forlì, in servizio all’ospedale di Trento, è scomparsa il 4 marzo.
Le ricerche si stanno infatti concentrando nelle acque del lago di Santa Giustina. Dopo il ritrovamento dell’auto della dottoressa non lontano dallo specchio d’acqua, i cani molecolari specializzati nella ricerca di resti umani e tracce ematiche, hanno fiutato qualcosa in un’area del lago.
I cani molecolari potrebbero però aver fiutato la presenza sì di un cadavere, ma non di quello di Sara Pedri: la zona è infatti tristemente nota per l’alto numero di persone che la sceglie per togliersi la vita.
D’altra parte sempre i cani, dopo aver annusato alcuni indumenti di Sara, si sarebbero spinti fino all’imbocco della pista ciclabile della val di Sole, che si trova proprio all’inizio del ponte di Mostizzolo. I cani si sarebbero fermati proprio nei pressi del dirupo, ulteriore circostanza che lascerebbe pensare a un gesto estremo.
E’ atteso intanto nei prossimi giorni l’arrivo degli ispettori del ministero, dopo le accuse delle colleghe della giovane dottoressa che hanno denunciate pesanti condizioni lavorative.
Ora si cerca nel lago di Santa Giustina la ginecologa scomparsa
Sara Pedri, la 31enne di Forlì, in servizio all’ospedale di Trento, scomparsa il 4 marzo. Prima di far perdere le tracce aveva accusato le pesanti condizioni lavorative
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6 Luglio 2021 - 09.40
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