Sileri preoccupato per i festeggiamenti in piazza: "Rischio focolai come a Maiorca"
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Sileri preoccupato per i festeggiamenti in piazza: "Rischio focolai come a Maiorca"

Il sottosegretario alla Salute: " E' quello che accadrà perché la variante Delta è più contagiosa e perché il numero di vaccinati in Italia non è ancora sufficiente"

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri
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8 Luglio 2021 - 10.57


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La preoccupazione cresce per i festeggiamenti e soprattutto per gli assembramenti dopo le vittorie dell’Italia nel Campionato di calcio Europeo.
“Pericolo contagi da covid? In una piazza gremita di persone, in cui non tutti hanno fatto il vaccino o il tampone, si può generare un focolaio. Ed è quello che accadrà perché la variante Delta è più contagiosa e perché il numero di vaccinati in Italia non è ancora sufficiente, dobbiamo stare attenti perché rischiamo quello che è accaduto a Maiorca, dobbiamo evitare assembramenti e portarci sempre la mascherina in tasca per poterla utilizzare in caso di assembramento”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri parlando dei rischi legati ai festeggiamenti in piazza dei tifosi per gli Europei ci calcio.
Se in piazza “c’è anche una singola persona positiva alla variante Delta e intorno solo un 20% di vaccinati, ci sono buone chance che si determinino tanti micro satelliti di infezione che poi potrebbero diventare focolai quando quelle persone si spostano e magari si portano il virus in vacanza dove incontrano persone non vaccinate. E da lì il virus si fa qualche viaggio itinerante ed ecco che i mille casi che vediamo ogni giorno possono triplicarsi”.
“Nel Regno Unito – ha concluso – c’è una quota altissima con la doppia dose di vaccino, noi ancora non abbiamo metà della popolazione vaccinata e considerando che abbiamo milioni di anziani vaccinati potrebbero esserci più persone che vengono ricoverate in ospedale. Quindi: vaccinatevi, così sarete protetti voi e gli altri, non solo contro il Covid, contro tutto, perché non ci saranno gli ospedali pieni quando magari è necessario curarsi per un’altra patologia o per un incidente”, ha sottolineato.
“Il problema della scuola, per quanto tu possa fare una strategia, rimane un punto interrogativo perché bisognerà vedere quale sarà la circolazione del virus a settembre e se ci sarà un’altra variante. L’unica cosa che si può prevedere è quanti saranno i vaccinati, dobbiamo spingere alla vaccinazione insegnanti e studenti. L’obiettivo è fare lezioni frontali, mascherine e distanza rimarranno capisaldi”, ha poi spiegato Sileri sottolineando di essere ‘assolutamente’ contrario all’obbligo vaccinale: “Serve sensibilizzazione. Dobbiamo arrivare con un 80% della popolazione vaccinata prima dell’autunno”.
“Purtroppo – ha aggiunto – vedo tanta resistenza nella popolazione scolastica, soprattutto nella fascia 12-15, con i genitori che hanno legittimamente dei dubbi. E’ nostro dovere fare campagne di informazione migliori e costanti per far capire la bontà delle vaccinazioni e soprattutto che è oggi il momento di vaccinarsi perché settembre è alle porte”.

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