Si trovava in carcere da otto mesi, ma adesso andrà ai domiciliari in una clinica per disintossicarsi, con braccialetto elettronico: così ha deciso la Procura di Milano nei confronti dell’imprenditore del web Alberto Genovese.
Due erano stati i casi di violenze sessuali ai danni di due ragazze stordite con mix di droghe.
Così ha deciso il gip Tommaso Perna, accogliendo la richiesta della difesa dopo che nei mesi scorsi istanze analoghe erano state respinte. Genovese a breve uscirà da San Vittore.
Alberto Genovese, l’imprenditore fondatore di diverse start up digitali al quale oggi sono stati concessi gli arresti domiciliari, era finito in carcere il 6 novembre 2010 nell’inchiesta della Squadra mobile di Milano, coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini.
E’ accusato di presunte violenze sessuali ai danni di una 18enne il 10 ottobre scorso a Milano nel suo attico di lusso ‘Terrazza sentimento’, a due passi dal Duomo, e di una 23enne il 10 luglio 2020 a Ibiza, sempre dopo averla resa incosciente con mix di cocaina, ketamina e mdma.
Per questo secondo episodio è indagata anche l’ex fidanzata dell’epoca dell’imprenditore.