Al momento non ci sono ipotesi di reato, ma c’è da capire se si possa ipotizzare una sorta di istigazione o qualcosa di penalmente rilevante.
La procura di Mantova ha deciso di aprire formalmente un’inchiesta sulla morte di Giuseppe De Donno, ex primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma e padre della terapia anti-Covid con il plasma iperimmune. De Donno si sarebbe suicidato impiccandosi nella sua casa di Eremo di Curtatone. Gli inquirenti, che hanno già sentito i familiari e sequestrato cellulari e computer del medico, vogliono valutare eventuali responsabilità di terzi.
I no green-pass elogiano il medico scomparsi: “De Donno un eroe” – Intanto, una cinquantina di manifestanti, che si sono ritrovati in piazza Fontana per la prima delle tre manifestazioni in programma nel centro di Milano per protestare contro il Green pass obbligatorio, hanno reso omaggio a De Donno.
Per il comitato ‘Liberi di scegliere’, il nuovo idolo è proprio l’ex primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova che per primo l’anno scorso aveva iniziato la cura del Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune. Diversi, infatti, i tributi e le dediche riservate al medico, definito “un eroe che ha nobilitato la medicina nel periodo più buio”, mentre alcuni striscioni si chiedono cosa ci sia “dietro il suicidio di De Donno?”, mentre un altro recita “De Donno, sei vivo come chi hai salvato”.
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