I ristoratori sul Green pass: "Chiederemo i documenti solo in casi sospetti"
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I ristoratori sul Green pass: "Chiederemo i documenti solo in casi sospetti"

Roberto Calugi (Fipe): "Se il cliente si rifiuta di esibire il documento, chiameremmo le forze dell'ordine. Non possiamo sostituirci a un pubblico ufficiale"

Roberto Calugi, direttore generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) di Confcommercio
Roberto Calugi, direttore generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) di Confcommercio
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10 Agosto 2021 - 19.50


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“Ci auguriamo che la nostra ‘richiesta’ del documento di identità, come si legge nel decreto di giugno, avvenga soltanto laddove si ravvisi una palese contraffazione del certificato. E in quel caso, se il cliente si rifiuta di esibire il documento, chiameremmo le forze dell’ordine. Non possiamo sostituirci a un pubblico ufficiale”.
Questa la posizione del direttore generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) di Confcommercio, Roberto Calugi.
Nel caso in cui dovessero esserci sanzioni anche per i gestori, Calugi chiarisce: “valuteremmo dei ricorsi, ma sarà il nostro Consiglio direttivo a decidere”. 

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