Troppi ricoveri: la Sicilia rischia di tornare zona gialla già dopo Ferragosto
Top

Troppi ricoveri: la Sicilia rischia di tornare zona gialla già dopo Ferragosto

I nuovi parametri prevedono che con il 10% di occupazione delle terapie intensive e il 15% dei posti letto in ricovero ordinario il passaggio in zona gialla avviene automaticamente

Seconda estate con il Covid
Seconda estate con il Covid
Preroll

globalist Modifica articolo

10 Agosto 2021 - 09.53


ATF

Dopo neanche due mesi in zona bianca, la Sicilia sta per tornare in zona gialla a causa dell’aumento dei casi di Covid-19, dei posti letto occupati nelle terapie intensive e anche nei reparti ordinari. Il passaggio, in un primo momento ipotizzato per la fine di agosto, dovrebbe avvenire già dal 16 agosto, appena un giorno dopo Ferragosto. Il nuovo scenario potrebbe far spaventare i numerosissimi turisti che hanno scelto l’isola come meta delle vacanze. Ma cosa cambia?
In zona gialla non è prevista la reintroduzione del coprifuoco, ma ritorna l’obbligo di indossare mascherina anche all’aperto. Variano anche le regole per i ristoranti, che però non dovranno chiudere: in zona bianca il limite di persone sedute allo stesso tavolo è di sei al chiuso, mentre all’aperto le tavolate sono libere; in zona gialla, invece, la soglia è di quattro persone, sia per i tavoli all’interno dei locali ma anche fuori. Non ci saranno, invece, limitazioni agli spostamenti all’interno della Regione o tra una Regione e l’altra. 
Attualmente i posti letto occupati nei reparti ordinari raggiungono il 13,3%, mentre quelli in terapia intensiva il 7,4%.

Leggi anche:  Resistenza agli antibiotici, Italia 'maglia nera': entro il 2050 potrebbe diventare la prima causa di morte

I nuovi parametri prevedono che con il 10% di occupazione delle terapie intensive e il 15% dei posti letto in ricovero ordinario il passaggio in zona gialla avviene automaticamente. Se le percentuali dovessero essere raggiunte entro giovedì 12 agosto, la Sicilia cambierebbe quindi colore a partire dal lunedì successivo.

A rischio c’è anche la Sardegna dove l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva è all’11%.

Native

Articoli correlati