Risale a circa due mesi e mezzo fa la denuncia, al maresciallo dei Carabinieri, che Vanessa aveva fatto prima che il fidanzato realizzasse il suo intento uccidendola.
“Il mio ex fidanzato Tony Sciuto ha urlato, ti prendo a colpi di pistola se so che hai qualcun altro”.
Nonostante il fermo momentaneo, però, il killer della ragazza era stato scarcerato. Racconta La Repubblica:
Otto giorni dopo l’esposto, i carabinieri l’avevano arrestato in flagranza, per l’ennesima incursione a casa.
E la procura aveva chiesto i domiciliari per il 38enne Sciuto, separato con due figli, “considerato il concreto e attuale pericolo che possa insistere nel proprio comportamento illecito”.
Valutazione condivisa dal giudice delle indagini preliminari, che poi però ha ritenuto sufficiente un più blando “divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi che frequenta”
Un eccesso di fiducia nei confronti dell’uomo che è costato la vita a Vanessa. Antonio Sciuto, infatti, domenica notte ha raggiunto la giovane a passeggio con un’amica e altri due ragazzi. E, come testimonia un amico:
“Lei gli ha detto: vai via, altrimenti chiamo i carabinieri. Lui continuava a fissarla. Siamo scappati. Ma lui è sceso e l’ha raggiunta. La teneva per i capelli e sparava”.
Argomenti: femminicidio