Il medico di Palermo attacca i no-vax: "Da adesso in poi accetterò solo pazienti vaccinati"
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Il medico di Palermo attacca i no-vax: "Da adesso in poi accetterò solo pazienti vaccinati"

Il chirurgo Pietro Bica: "Devo garantire la sicurezza per me, per la mia famiglia e i miei pazienti. Spero molti colleghi facciano lo stesso"

Il dottore Pietro Bica
Il dottore Pietro Bica
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28 Agosto 2021 - 17.56


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Chi ha pensato a sorreggere le disastrose condizioni degli ospedali in Italia nel periodo più difficile sono proprio loro, i medici. Ed è normale che adesso si aspettino da tutti un comportamento responsabile.

Non esistono solo i medici che rifiutano di vaccinarsi, ma anche l’altra faccia della medaglia, che prenderà drastiche decisioni perché comincia a stufarsi.

“L’attuale situazione epidemiologica mi ha convinto a non accettare più pazienti non vaccinati a partire dal 1° settembre. Lo devo innanzitutto ai vaccinati per garantire loro la massima sicurezza, alla mia famiglia, agli amici che frequento (solo se vaccinati) e a me stesso. Non è certamente paura della malattia (tra vaccinati è diventata una normale influenza), ma non posso permettermi uno stop lavorativo a causa della prevista quarantena in caso di contagio, cosa che ovviamente sta a cuore anche a chi viene a farsi visitare presso il mio studio. Spero che altri colleghi si comportino allo stesso modo”. Questo il messaggio che si legge sulla pagina Facebook di Pietro Bica, apprezzato chirurgo ortopedico di Palermo.

Il post è stato sommerso di commenti, tra complimenti e critiche. 

“Occorre che ciascuno di noi faccia la sua parte anche in questa opera di convincimento, con qualsiasi strumento”, spiega Bica in un’intervista.

“I negazionisti sono persone che hanno paura ma non lo ammetteranno mai. E allora dobbiamo forzare la mano. Io lavoro anche in ospedale e ovviamente se arriva un paziente in ospedale presterò la mia opera che sia vaccinato o meno. Ma al mio studio la cosa è diversa, mi sento libero di far entrare chi mi dà garanzia di sicurezza. E non credo affatto che questo sia un atteggiamento discriminatorio”.

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