Un fatto che ha sconvolto il pomeriggio milanese, quello dell’incendio di ieri, ma che fortunatamente non ha portato gravi conseguenze a persone, ma soltanto all’edificio stesso.
Un cortocircuito al 15esimo piano forse all’origine dell’incendio che ha divorato il palazzo di via Antonini a Milano.
Oggi nella ricerca delle cause del rogo, gli inquirenti della procura di Milano sono al lavoro su diverse ipotesi, ma al momento si aspettano le relazioni tecniche prima di procedere. Per questo sono intanto arrivati da Roma gli esperti del Nucleo investigativo antincendi dei Vigili del fuoco.
Anche se, come assicurato dai Vigili del fuoco, la struttura non rischia di crollare, ora si temono possibili crolli interni. La struttura esterna in metallo, invece, dovrà essere con ogni probabilità smantellata.
L’incendio si è rapidamente propagato a tutto l’edificio a causa dell’’effetto camino’, generato dallo spazio fra la struttura in cemento armato e la copertura in metallo. Un’intercapedine di alcuni centimetri in cui l’aria all’interno ha accelerato la diffusione delle fiamme, che hanno velocemente divorato la struttura esterna e l’edificio, come hanno accertato al momento gli inquirenti sul disastro avvenuto ieri nella zona Sud di Milano.
Il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, dopo un nuovo sopralluogo in via Antonini con i vigili del fuoco, aprirà un fascicolo con le ipotesi di disastro colposo o incendio colposo.
Intanto, non c’è pericolo di crolli. “L’edificio non rischia di cadere – fanno sapere dalla centrale operativa dei vigili del fuoco di Milano – non è stata intaccata la struttura portante, si è bruciato il rivestimento ma non c’è pericolo che crolli”.
“Il palazzo è ancora in fase di spegnimento – sottolineano – siamo ancora sul posto con tutte le squadre e stiamo cercando di salire i piani, che restano bollenti. Abbiamo difficoltà a salire per constatare che tutti siano effettivamente stati evacuati. Per ora siamo arrivati fino al sesto piano”.
Sul posto sono accorse numerose squadre dei Vigili del fuoco e molte ambulanze.
L’incendio, iniziato attorno alle 17.45 e ancora in corso, ha interessato due civici, il numero 32 e il numero 34 di Via Antonini, dove abitano, secondo quanto si è appreso, circa 70 famiglie.
Ancora incerto il numero di persone ancora presenti nel palazzo.
C’è anche Mahmood, il vincitore del Festival di Sanremo 2019, tra i residenti del palazzo. Lo hanno confermato alcuni residenti. “Lo vedevamo sempre”, ha detto una ragazza.
“Sono stati contatti tutti i residenti del palazzo e la buona notizia è che hanno risposto tutti. Da quello che capiamo, avendo contattato tutti, credo che in questo momento che ci siano vittime lo si possa escludere. Aspettiamo però di entrare in ogni appartamento ma possiamo tirare un sospiro di sollievo”.
Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
“Abbiamo sentito odore di fumo e siamo subito scappati via. Non pensavo fosse così grave”: è quanto ha raccontato una donna residente nel palazzo di via Antonini, divorato dalle fiamme.
La donna è scappata dal 15/o piano da dove sarebbe partito il rogo.
“I vigili del fuoco mi hanno detto che sarebbe partito dall’altro lato del mio piano – continua la donna – dove vive un ragazzo che dovrebbe essersi messo in salvo”.
“Per ora non abbiamo segnalazioni di vittime o feriti”: è quanto ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala intervenuto in via Antonini sul posto. “Una ventina di persone sono uscite senza problemi – ha aggiunto – ora i vigili del fuoco entrano casa per casa sfondando le porte per vedere se qualcuno è rimasto dentro. Siamo positivi rispetto al fatto ci sia stato tempo uscire ma finchè il controllo non viene fatto non possiamo esserne certi”.