Ha ragione da vendere: “Come sindaci del centrosinistra abbiamo chiaro che questo è un clima preoccupante che va combattuto, perché quando si cominciano a negare i fatti si crea una condizione di pre-fascismo”.
A lanciare il monito è il primo cittadino di Bologna, Virginio Merola nel corso di un dibattito alla Festa dell’Unità nazionale insieme ad altri sindaci.
Dal palco, Merola esprime prima di tutto “piena solidarietà al presidente Stefano Bonaccini, perché oggi sui social è sotto l’attacco di questi improbabili no vax, che hanno messo addirittura il suo indirizzo di casa sui social minacciandolo. Mi auguro che le Forze dell’ordine facciano la loro parte”.
Secondo il sindaco di Bologna, “molte persone hanno solo paura e non vanno considerate no vax, ma bisogna parlare con loro e diffondere strumenti di conoscenza”.
Allo stesso tempo, però, “non dobbiamo sottovalutare che ci sono anche atteggiamenti aggressivi e minacciosi da parte di persone che negano l’evidenza dei fatti- avverte Merola- come sindaci del centrosinistra abbiamo chiaro che questo è un clima preoccupante che va combattuto, perché quando si cominciano a negare i fatti si crea una condizione di pre-fascismo. Queste persone, che vogliono anche interrompere i servizi ferroviari, vanno combattute e sono sicuro che il ministero dell’Interno, nonostante quello che dice Salvini, continuerà a fare il suo lavoro”.
Per il sindaco di Bologna, del resto, “è evidente a tutti che abbiamo bisogno di vaccinarci, perché dove oggi ci sono più contagi e ricoveri sono i territori più indietro con le vaccinazioni”. I vaccini, insiste Merola, sono anche “lo strumento per salvare più vite possibili e per recuperare le liste d’attesa di visite accumulate in questo anno.
Questa irresponsabilità agitata dai no vax in modo strumentale va combattuta con la diffusione dell’informazione e, se continua, arrivando anche al vaccino obbligatorio”, sostiene il sindaco di Bologna.