La procura di Torino ha emesso un decreto di sequestro della Chat Telegram ‘Basta dittatura’ che nelle ultime settimane è diventata uno dei principali strumenti di comunicazione di alcuni gruppi No Vax e No Green Pass. E’ quanto riporta il quotidiano ‘La Stampa’, nella cronaca locale, sottolineando che “il provvedimento è funzionale a fermare il mezzo attraverso il quale sarebbero stati commessi i reati ipotizzati dagli inquirenti: istigazione a delinquere e ripetute violazione della privacy”.
“Il testo – ha proseguito il quotidiano – è stato trasmesso a una mail istituzionale di Telegram che si chiama ‘Collaborazione volontaria’ utilizzato dall’autorità giudiziaria per informare la struttura legale del social di quanto si richiede e si ritiene opportuno fare. Cioè chiuderla, oscurarla per fermare la deriva di annunci e pubblicazioni in un crescendo di toni minacciosi”.
“Al momento – ha continuato ‘la Stampa’ – nessuna risposta è stata recapitata in procura. Ergo, la chat è rimasta aperta e funzionante con i suoi 40 mila e passa iscritti. La sensazione è che i magistrati attenderanno ancora qualche giorno e valuteranno – in caso di mancato ulteriore riscontro – di seguire un altro percorso. Quale? Avviare – ad esempio – una rogatoria internazionale”.
Minacce e fake news: i pm chiedono il sequestro della chat Telegram "Basta dittatura"
Nel mirino della procura di Torino il ritrovo virtuale di no-vax e negazionisti: istigazione a delinquere e ripetute violazione della privacy"
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6 Settembre 2021 - 10.35
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