“Non cambierò direzione: il decreto che abbiamo approvato è chiaro. È nell’interesse collettivo ripartire in sicurezza”.
Così la ministra dell’Università Maria Cristina Messa, dopo l’appello dei 600 docenti universitari contro l’obbligo del Green pass, in un’intervista a Repubblica in cui dice di ritenere che “non si può pensare solo a sé stessi: esiste una libertà collettiva che ha prevalenza”.
I firmatari dell’appello sostengono che il certificato verde discrimini le persone non vaccinate. “Ma quale discriminazione!”, replica Messa, il Green pass “rende disponibile a tutti un servizio essenziale come è l’università”.
E ha aggiunto: “Se non ci si lamenta di doverlo avere per andare al ristorante…”.
Obiezioni anche verso il costo dei tamponi, c’è chi li vorrebbe gratuiti. La ministra ha ricordato che i test hanno già un prezzo calmierato sia per i minorenni che per i maggiorenni.
E aggiunge: “Sono in contatto con il commissario all’emergenza Figliuolo per valutare un ulteriore sconto sui costi dei test rapidi per gli studenti universitari”.
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