Il virologo Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive dell’ospedale di Pisa, ha commentato l’orientamento del Governo anticipato dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
In caso di un contagio da Covid-19 a scuola, “mi pare un’indicazione sensata e accettabile quella di mettere in isolamento e Dad solo la classe interessata”.
Una scelta “sostenuta – ha spiegato – dall’adesione molto alta alla campagna vaccinale che c’è stata da parte del personale scolastico sia docente che amministrativo, che ha raggiunto livelli superiori al 90%, ma anche da un più che commendevole dato di adesione per i giovani dai 12 ai 19 anni che supera il 60%. Quindi – ha sottolineato l’esperto – ci stiamo muovendo in un contesto di rischio realmente calcolato”.
“Con la riapertura della scuola – ha previsto – ci sarà qualche infezione in più anche in virtù della variante Delta, ed è quindi importante – ammonisce Menichetti – che con grande senso di responsabilità docenti e studenti osservino tutte le norme di precauzione: aerazione dei locali, distanziamento, uso della mascherina e lavaggio delle mani.
Insomma – ironizza – i ragazzi devono resistere al ‘richiamo della foresta’ e mantenere un po’ la guardia alta. Però – ha concluso – c’è motivo per essere ottimisti: la didattica in presenza non dovrebbe essere compromessa”.
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