Recuperato il 'Gratta e vinci' da 500mila euro rubato: ora l'anziana signora incasserà la vincita
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Recuperato il 'Gratta e vinci' da 500mila euro rubato: ora l'anziana signora incasserà la vincita

Tutto ciò dopo il dissequestro da parte della procura di Napoli. Il biglietto era stato depositato in una banca di Latina dal proprietario della tabaccheria

La tabaccheria dove è stato rubato il Gratta e vinci a Napoli
La tabaccheria dove è stato rubato il Gratta e vinci a Napoli
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23 Settembre 2021 - 07.36


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Era stato il  caso che aveva fatto discutere maggiormente nelle ultime settimane, ma adesso giustizia è stata fatta.

L’Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha recuperato, dopo il dissequestro da parte della procura di Napoli, il Gratta e vinci da 500mila di euro che era stato rubato dal tabaccaio nelle settimane scorse a una napoletana di 69 anni. L’anziana potrà ora finalmente incassare la vincita.

Lo rende noto la stessa Agenzia, che ha avviato le procedure per il pagamento. 

In una nota si spiega che la Procura di Napoli ha ribadito che “le indagini non lasciano dubbi in ordine alla riconducibilità di quanto in sequestro alla persona offesa”, pertanto la donna che aveva acquistato il biglietto potrà incassare quanto le spetta.

“Sono particolarmente felice per la signora napoletana, acquirente del biglietto, che in questi giorni e’ entrata nel cuore di tutti noi”, ha detto il direttore di Adm, Marcello Minenna.

Gaetano Scutellaro, il tabaccaio che ha sottratto il biglietto vincente all’anziana, è accusato di furto pluriaggravato e di tentata estorsione ai danni della legittima proprietaria del Gratta e vinci, alla quale aveva chiesto la metà della vincita per avere indietro il tagliando.

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L’uomo aveva depositato il biglietto in una banca a Latina per poi tentare inutilmente di partire per le Canarie prima di essere riconosciuto e fermato dalla polizia all’aeroporto di Fiumicino.

Dopo due giorni di carcere Scutellaro si è dichiarato pentito del suo gesto ed ha chiesto scusa a tutti, in particolare alla donna. “In quel momento non riusciva a ragionare”, ha spiegato il suo avvocato.

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