ATF
L’Arma dei carabinieri prende provvedimenti contro l’ex generale Antonio Pappalardo, artefice di molteplici manifestazioni no pass e no mask.
A Pappalardo infatti sono stati tolti i gradi. Il provvedimento, notificato dal ministero della Difesa, è stato adottato per motivi disciplinari.
Le sue condotte, infatti, sono state ritenute “lesive del prestigio delle Forze armate e del giuramento prestato”, secondo quanto disposto dal ministero.
A Pappalardo infatti sono stati tolti i gradi. Il provvedimento, notificato dal ministero della Difesa, è stato adottato per motivi disciplinari.
Le sue condotte, infatti, sono state ritenute “lesive del prestigio delle Forze armate e del giuramento prestato”, secondo quanto disposto dal ministero.
Pappalardo e la pandemia, comportamenti incompatibili con i carabinieri
I suoi comportamenti durante la pandemia sono stati ritenuti incompatibili con il prestigio dei carabinieri e delle forze armate. Pappalardo ha infatti guidato i Gilet arancioni, un movimento che ha duramente contestato i provvedimenti decisi dal governo per contrastare il contagio, arrivando a negare l’esistenza della malattia.
I suoi comportamenti durante la pandemia sono stati ritenuti incompatibili con il prestigio dei carabinieri e delle forze armate. Pappalardo ha infatti guidato i Gilet arancioni, un movimento che ha duramente contestato i provvedimenti decisi dal governo per contrastare il contagio, arrivando a negare l’esistenza della malattia.
Chi è Antonio Pappalardo
Palermitano di nascita, era in congedo dal 2006 dall’Arma dei carabinieri, con il grado di generale di brigata, ed è stato presidente del Cocer, il Consiglio centrale di rappresentanza, dal 1988 al 1991.
Tra il 1992 e il 1994 fu inoltre deputato dell’XI legislatura e, per pochi giorni, sottosegretario di Stato alle Finanze nel governo Ciampi.
Palermitano di nascita, era in congedo dal 2006 dall’Arma dei carabinieri, con il grado di generale di brigata, ed è stato presidente del Cocer, il Consiglio centrale di rappresentanza, dal 1988 al 1991.
Tra il 1992 e il 1994 fu inoltre deputato dell’XI legislatura e, per pochi giorni, sottosegretario di Stato alle Finanze nel governo Ciampi.