Da lunedì tutti gli operatori sanitari e il personale degli ospedali statali pubblici e privati, quasi 520 mila persone, devono essere vaccinati per andare a lavorare, altrimenti i loro stipendi saranno sospesi e rischiano di essere licenziati.
Lo stato e la città di New York, colpiti dal Covid-19, sono i primi negli Stati Uniti a sperimentare la vaccinazione obbligatoria per operatori sanitari e insegnanti, che ha aumentato il tasso di vaccinazioni nonostante una minoranza di recalcitranti.
Il governatore democratico dello stato, Kathy Hochul, inizialmente ha promesso di mobilitare la Guardia nazionale per sostituire i caregiver non vaccinati, suscitando il timore di una situazione caotica negli ospedali. Si è infine compiaciuta del fatto che nessuna struttura sanitaria sia stata chiusa per mancanza di personale da lunedì, giorno in cui è entrato in vigore l’obbligo in questo stato di 20 milioni di abitanti, il quarto nel Paese.
Il Covid-19 ha ucciso più di 56 mila persone nello stato, di cui 34.000 a New York, da marzo 2020.
Altri stati dovrebbero seguire, come la California da oggi, ma i caregiver che rifiutano il vaccino mantengono la possibilità di lavorare sottoponendosi a test ogni settimana. Anche Kathy Hochul, succeduta ad Andrew Cuomo il 25 agosto, ha accolto con favore l’aumento del tasso di caregiver completamente vaccinati, che mercoledì aveva raggiunto l′87%. Ad esempio, la percentuale del personale delle case di cura che ha ricevuto almeno una dose di vaccino è passata dal 71% il 24 agosto, all′82% il 20 settembre e al 92% lunedì.
Per Kathy Hochul, di fronte a uno dei suoi primi test politici, questo “dimostra che mantenere l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari è semplicemente la cosa giusta da fare”, mentre la norma è stata attaccata più volte in tribunale, finora senza alcun risultato.
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