Una partecipazione concreta, che dice una cosa importantissima: no al fascismo e alla violenza.
Secondo la questura, sono stati circa 50mila i partecipanti alla mobilitazione. La stima dei sindacati parla invece di 200mila persone.
Ci sono anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il segretario del Pd, Enrico Letta, alla manifestazione “Mai più fascismi” di Cgil, Cisl e Uil.
In piazza San Giovanni anche i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, della Salute, Roberto Speranza, e del Lavoro, Andrea Orlando, oltre alla copresidente di Italia Viva, Teresa Bellanova, e al leader delle Sardine, Mattia Santori.
Landini – “C’è un primo atto che chiediamo, che il governo faccia, con l’appoggio di tutto il Parlamento: le forze che si richiamano al fascismo e usano atti violenti devono essere sciolte. Dalla solidarietà si deve passare all’azione concreta”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini.
Di Maio: “Grande risposta di popolo” – “La piazza di oggi è una grande risposta di popolo che sottolinea l’importanza dei nostri valori costituzionali, valori che permettono a tutti di concorrere pacificamente alla vita pubblica, permettono a tutti di esprimere la propria idea ma non con la violenza”
Bombardieri – “In questa piazza c’è la nuova Resistenza. La Resistenza che è quella che ha combattuto il fascismo. Vogliamo riaffermare i valori della democrazia, della partecipazione e rifiuto della violenza”. Lo ha detto il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri alla manifestazione indetta dai sindacati confederali a Piazza San Giovanni.
Sbarra – “Si proceda velocemente allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e neonaziste”.
E’ l’appello lanciato dal segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dal palco della manifestazione dei sindacati in piazza San Giovanni a Roma, da cui si rivolge a governo e Parlamento.
E’ cominciata a Roma la mobilitazione dei sindacati confederali per dire no a tutti i fascismi a una settimana esatta di distanza dall’attacco alla sede della Cgil. Attese migliaia di persone in piazza San Giovanni, dove interverranno i leader della manifestazione. “Questa non è una piazza di parte, qui si difende la democrazia di tutti. Questo è il tema”, ha detto arrivando al corteo il segretario della Cgil Maurizio Landini.
La piattaforma
Una iniziativa immportante in un clima incandescente a causa di chi ha dato corda ai fascisti e ha sobillato la minoranza di esaltati no vax e no green pass che pretendono che il loro egoismo sia premiato.
C’è attesa per la manifestazione unitaria dei sindacati dopo l’aggressione squadrista di sabato nella sede della Cgil da parte di esponenti di Forza Nuova e attivisti no-vax. “No” ai fascismi e alla violenza, “sì” al lavoro, alla sicurezza e ai diritti sono le parole d’ordine della giornata. Per la manifestazione, che avrà inizio alle 14, sono attesi a Roma 10mila manifestanti in corteo, che partirà dall’Equilino, e 50mila a piazza San Giovanni.
La piazza non sarà una qualunque, ma il luogo simbolo delle grandi manifestazioni: piazza San Giovanni. I sindacati chiamano all’appuntamento i cittadini e tutte le forze “sane” del Paese, sotto lo slogan “Mai più fascismi”, e la risposta è forte. Decine le adesioni di associazioni, movimenti e partiti, da Pd a M5s e Leu, Azione, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Europa verde. Attesi in piazza, tra gli altri, il segretario del Pd Enrico Letta e il leader del M5s, Giuseppe Conte.
Dal palco prenderanno la parola i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
Sono circa 800 i pullman provenienti da tutta Italia, 10 i treni speciali, più alcuni voli organizzati per consentire anche agli abitanti delle isole di raggiungere la capitale, oltre a quanti si muoveranno con mezzi propri. Massima l’attenzione sul fronte della sicurezza e dei controlli, proprio dopo le violenze di sabato scorso durante la manifestazione non autorizzata dei non green pass, che ha portato anche all’arresto di esponenti di Forza nuova. Dalla piazza ritornerà la richiesta di sciogliere per legge le organizzazioni neofasciste.