Per due anni ha tenuto il cadavere della madre all’interno di un armadio di casa per poterne così intascare la pensione da 1.700 euro al mese. A compiere il macabro gesto un 50enne.
A ritrovare le spoglie della povera donna sono stati i carabinieri della compagnia locale che hanno raccolto la denuncia di una donna, risultata poi essere la fidanzata del figlio “parassita”.
Il “bozzolo” è stato poi inserito in un armadio della camera da letto e lì ulteriormente coperto con un materasso e altri oggetti pesanti. Tutto questo per continuare a intascare la pensione da 1.700 euro al mese che la 80enne percepiva. Cosa che ha fatto per due anni.
L’abitazione è stata sequestrata dall’autorità giudiziaria che ha inoltre disposto il sequestro dei conti correnti del 50enne.
Le attività di sopralluogo sono state effettuate da personale del Nucleo Investigativo alla presenza del medico legale, il quale ha richiesto l’intervento di personale del laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Istituto di Medicina Legale di Milano, al cui esito la salma sarà traslata per l’esame autoptico.