Il vero volto della destra bolsonariana esce sempre fuori nonostante
Niente consiglio comunale per la consigliera della Lega a Imola, Rebecca Chiarini, che si ribella al Green pass e annuncia che parteciperà alle riunioni solo da remoto.
“Ho deciso che a partire dal prossimo giovedì 28 ottobre, e sino al 31 dicembre, non presenzierò più di persona al Consiglio Comunale, ma mi collegherò da remoto. Non è, infatti, mia intenzione esibire una tessera per esercitare la prerogativa di rappresentare gli imolesi che mi hanno eletta”, fa sapere la consigliera del Carroccio.
“Si tratta di una grave limitazione del diritto elettorale passivo che non intendo avallare con il mio comportamento, sia per rispetto delle persone che mi hanno dato la loro fiducia sia per solidarietà con i cittadini imolesi che, per lavorare, sono costretti ad esibire un lascia passare”, spiega Chiarini, che ha iniziato sui social la sua battaglia
contro l’esibizione del certificato verde.
“So bene che l’esibizione del Green pass è imposta da un decreto dello Stato e che l’amministrazione di ‘sinistra’ della città si adeguerà a una disposizione difficile da disapplicare, ma si tratta di una norma priva di fondamento sanitario contro la quale ognuno di noi dovrebbe fare la sua parte”, contesta la leghista.
“Da lavoratrice, cittadina e giurista non intendo in alcun modo legittimare questa grave discriminazione e spero che anche la ‘sinistra’ che, dopo aver abbandonato le lotte per i
diritti dei lavoratori, apra gli occhi e si renda conto della pericolosa deriva democratica della quale la tessera verde è solo l’ultima manifestazione”, aggiunge Chiarini, che ammette di non sperare molto nel ‘ravvedimento’ del centrosinistra.
“Non si è solo perso il senso della misura, ma anche l’umanità e la solidarietà tra le persone. È per questo che intendo esprimere, anche con questo piccolo gesto, la mia vicinanza a tutti coloro che, per diverse ragioni, in questo momento soffrono la compressione dei propri diritti, ma anche a coloro che non si sono ancora resi conto che chi si oppone a questa misura lo fa per tutelare i diritti di tutti i cittadini”, conclude Chiarini.