Un fascista, razzista, omofobo e che il senato brasiliano sta per mettere in stato d’accusa per genocidio. Ma la destra italiana, a dimostrazione della grettezza politica, ha deciso dfi omaggiare un essere immondo che proprio nelle stesse ore è stato bannato da You Tube per aver messo un video con fake news sui vaccini.
Oltre alla minoranza del consiglio comunale, erano centinaia le persone ieri in piazza, non solo del comune di Anguillara Veneta, ma anche da fuori, persino la comunità brasiliana di Verona, venute a gridare il loro No al conferimento della cittadinanza onoraria al presidente brasiliano Bolsonaro.
Sono arrivati anche messaggi dai missionari italiani in Brasile, dalla comunità italiana di quel paese a testimoniare la loro contrarietà. Tutto questo non è stato sufficiente. La maggioranza che governa il comune della bassa padovana non ha guardato in faccia a nessuno ed ha approvato questa oscena mozione. Tutte le forze democratiche, noi di Articolo Uno, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Anpi, Cgil, sono state in piazza per opporsi a questo scempio, dove le parole dignità e onorabilità sono state affossate in nome di una ideologia di parte insensata. Continueremo ad essere a fianco della minoranza in consiglio comunale per dure ancora un alto No a questo obbrobrio istituzionale”.
Lo sottolineano in una nota il segretario provinciale Articolo Uno Padova Alessandro Tognon e Il segretario regionale Articolo Uno Veneto Gabriele Scaramuzza.
Lo sconcerto di Libera veneto
Libera Veneto apprende “con sconcerto la notizia relativa alla volontà del Comune di Anguillara Veneta (Pd) di conferire la cittadinanza onoraria Jair Bolsonaro, Presidente del Brasile in virtù dei legami dei suoi ascendenti (trisnonno) con la cittadina padovana. Ricordiamo come l’azione politica del Presidente Bolsonaro sia caratterizzata da una molteplicità di atti ritenuti contrari ai diritti umani ed ambientali, attuando una politica genocida contro popolazione (il disprezzo e le offese a donne e omosessuali, ha perpetrato azioni di disboscamento e violazioni contro le popolazioni indigene che abitano le aree amazzoniche, le grottesche accuse alle Ong per gli incendi che hanno devastato l’Amazzonia) tanto che, nel 2021, la Corte Penale Internazionale dell’Aja ha aperto un procedimento, in fase di indagini preliminari, contro il Presidente per l’ipotesi di istigazione al genocidio”. “In virtù di tali circostanze, riteniamo la concessione di tale onorificenza risulta uno schiaffo alla memoria delle molteplici vittime di tale azione politica”, conclude l’associazione.