Un fascista, amico della dittatura, omofobo, volgare, sessista, negazionista del clima e della scienza e soprattutto genocida.
Solo la destra italiana poteva dare la cittadinanza onortaria ad un essere così spregevole. Ma c’è chi si ribella.
Tensioni tra manifestanti, 500 antagonisti, e le forze dell’ordine a Padova dove è andato il Presidente del Brasile Jair Bolsonaro che visiterà la Basilica del Santo. Idranti in azione per disperdere i manifestanti che tirano oggetti contro i poliziotti.
Le due cariche delle forze dell’ordine e l’uso degli idranti hanno disperso i manifestanti che si sono allontanati di corsa da via Belludi, la principale strada di accesso alla Basilica di Sant’Antonio a Padova, per defluire lungo via Roma, una delle arterie principali della città. Tutto questo è avvenuto proprio nei minuti in cui il Presidente brasiliano si congedava da Anguillara per raggiungere Padova.
Il sindaco di Padova e il vescovo hanno preso posizione contro la presenza del volare estremista di destra imomentaneamente presidente del Brasile n città.
Le proteste nel paese del bisnonno
E’ già gremito di gente, soprattutto troupe televisive e curiosi, il piazzale della chiesa di Anguillara, nel padovano, dove è previsto un sit-in autorizzato contro l’arrivo del presidente del Brasile Jair Bolsonaro, al quale la sindaca leghista Alessandra Buoso conferirà la cittadinanza onoraria.
A spiegare le ragioni della protesta è Antonio Spada, uno dei consiglieri municipali di opposizione che ha votato contro il provvedimento della giunta. “La cittadinanza è inopportuna – sostiene – perché le posizioni di Bolsonaro non rispecchiano i valori della nostra Costituzione”.
Spada cita diversi esempi: “non condividiamo quello che pensa degli omosessuali, delle donne, dell’Amazzonia, una terra che deve rimanere un bene di tutti”.
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— Local Team (@localteamtv) November 1, 2021