Oggi Don Lorenzo Lasagni si trova ad Assisi dove ha preso parte alla manifestazione dei No Green Pass, dove ha “invitato la gente a riscoprire la propria umanità profonda e a impegnarsi nella vita per la verità e la libertà. Scendere in piazza significa metterci la faccia e anche il cuore, è una presenza che interroga gli altri”.
Don Lasagni diffonde parole d’amore e di umanità (scagliandosi contro il Green Pass e sostenendo che il vaccino che ha letteralmente salvato il mondo debba essere una libera scelta), ma nel 2016, in un’altra occasione sempre molto controversa, lo si vedeva piuttosto alterato.
Don Lasagni infatti nell’agosto del 2016 celebrò, al cimitero di Ravenna, una commemorazione funebre in memoria di Ettore Muti, gerarca fascista, organizzata dall’associazione Arditi d’Italia. All’epoca, Lasagni si era scagliato contro “l’attacco frontale e sconsiderato all’istituto della famiglia basata sull’unione tra uomo e donna”, e le “combinazioni arcobaleno contro natura: la natura non è un’opinione”.
Insomma, un profilo che negli ultimi anni abbiamo tristemente imparato a conoscere bene: filo fascista, con posizioni parecchio omofobe, Lasagni nel 2016 aveva anche avuto parole dure contro l’Anpi, che aveva – giustamente – fatto di tutto per impedire la commemorazione di un criminale fascista. Lasagni aveva tirato fuori una retorica molto cara ai fascisti, quella del “e allora il comunismo?”. Non stupisce quindi vederlo mischiato alla stessa gente che ha l’ardire di paragonarsi agli ebrei deportati nei lager.
Chi è don Lasagni, il parroco filo-fascista e omofobo che oggi è ad Assisi insieme ai No Green Pass
Don Lasagni nell'agosto del 2016 celebrò, al cimitero di Ravenna, una commemorazione funebre in memoria di Ettore Muti, gerarca fascista
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7 Novembre 2021 - 17.04
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