Stupro di gruppo su una 13enne: il branco accerchia anche i soccorritori
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Stupro di gruppo su una 13enne: il branco accerchia anche i soccorritori

Un testimone ha notato la ragazzina insieme a un gruppetto di adolescenti con uno di loro impegnato in un amplesso: immediati i soccorsi. Ora le telecamere di videosorveglianza faranno chiarezza

Carabinieri
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8 Novembre 2021 - 10.28


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Un grave atto di violenza e abuso sessuale nei confronti di una ragazzina.
Ubriaca, con addosso solo la maglietta, senza nessuna capacità di relazionarsi: l’hanno trovata così, a soli 13 anni, i soccorritori che si sono precipitati al parco Novi Sad, nel cuore di Modena, dopo la segnalazione di un testimone.
L’ha notata insieme a un gruppetto di adolescenti con uno di loro impegnato in un amplesso mentre gli altri osservavano. E quando sono arrivati gli agenti, il branco ha accerchiato l’auto per allontanarli.
Una brutta storia accaduta sabato pomeriggio e raccontata dalla Gazzetta di Reggio, sulla quale ci sono ancora molti punti da chiarire. Al momento sembra che ad abusare della ragazzina sia stato il fidanzatino, alla presenza degli amici, ma non è da escludere anche una violenza di gruppo. Da quanto è stato possibile apprendere, la 13enne si trovava con addosso soltanto la maglietta e uno del gruppo aveva i pantaloni abbassati mentre la teneva a cavalcioni.
Intorno c’erano gli altri. Bisognerà anche capire se qualcuno ha anche filmato quanto accaduto. “Quando siamo arrivati l’abbiamo raggiunta sulle gradinate – racconta una delle operatrici di FareAmbiente, il primo soccorso arrivato sul posto prima di far intervenire la polizia – . Si muoveva come un automa, non rispondeva alle sollecitazioni. Non stava affatto bene. Non era in grado di capire e capirci”.
Poco dopo il “branco” si è radunato intorno alla macchina di servizio, volevano “riprendersi” la ragazzina e con fare minaccioso hanno iniziato a inveire contro gli agenti. La 13enne è stata  portata in ospedale, un certificato ha evidenziato recenti rapporti sessuali.
Ma saranno soprattutto le telecamere di videosorveglianza, oltre alle testimonianze raccolte sul posto, ad accertare le singole responsabilità. Da quanto si può apprendere ci sarebbero alcune immagini che offrono un quadro piuttosto dettagliato della faccenda e molti dei ragazzini sarebbero identificabili.

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