Per Massimo Cacciari le misure contenute nell’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Speranza e dal titolare dei Trasporti Enrico Giovannini per contagiare l’avanzata dei contagi in Italia e che prevedono il controllo del Green Pass prima di salire sul treno non servono a nulla: “Cosa cambia? Ci sarà un po’ di coda, quindi più possibilità di contagio stando in coda”.
“Ci sono già le restrizioni per quelli che non sono stati vaccinati, che novità è?”, sottolinea Cacciari, secondo cui il dato di fatto è che “il virus muta e il vaccino non serve per eliminarlo e quindi il contagio continuerà. Quando c’è l’inverno e più freddo riprenderà con più lena che durante l’estate. Ogni sei, sette, otto mesi, oppure ogni anno ci vaccineremo tutti per avere il green pass e il governo sarà soddisfatto. È molto semplice”.
In questo quadro, secondo Cacciari, visto che “la vaccinazione presenta questi limiti bisognerebbe vedere forse altri strumenti con i quali affrontare questa grave influenza sapendo in coscienza che questo vaccino non elimina né il contagio né il contagiare e questo vale in tutto il mondo. In Inghilterra mi pare che vivano tranquillamente anche in questa situazione. I medici staranno più attenti, staremo attenti tutti. E poi se vogliono chiudere di nuovo si accomodino”, conclude.
Cacciari scettico sul controllo Green pass prima di salire sui treni: "Non cambia nulla, solo più code"
Il filosofo ed ex sindaco di Venezia: "Ci sono già le restrizioni per quelli che non sono stati vaccinati, che novità è?"
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16 Novembre 2021 - 13.48
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