Una nuova frontiera no vax sta imperversando, ossia le cure autogestite a casa.
E’ accaduto a Trieste, dove a infettarsi per prima è stata una 45enne, già madre e incinta, che ora si trova all’ospedale Borgo Trento a Verona intubata e incosciente dopo essersi curata a casa per giorni.
La donna, che ora rischia di perdere il bambino, ha poi contagiato il marito e la madre di 68 anni, anche lei ora ricoverata in gravi condizioni.
La 45enne e il marito sono no vax convinti, tanto da aver iscritto la prima figlia in una scuola materna in Slovenia perché lì le vaccinazioni pediatriche non sono obbligatorie.
Dopo il contagio, la donna pensava di potersi curare in casa e uscirne indenne. Invece, è peggiorata tanto che la famiglia si è trovata costretta a chiamare il 118.
Da Trieste è stata poi trasportata in ambulanza a Borgo Trento, dove lo staff medico aveva già affrontato un caso simile.
La donna, tra il quinto e il sesto mese di gravidanza, ha una polmonite che i medici definiscono “brutale”.
Rischia di morire con il bambino. La terapia intensiva veronese è pronta a usare l’Ecmo, ovvero – come spiega il quotidiano – una tecnica di circolazione extracorporea che si utilizza in ambito di rianimazione per pazienti con insufficienza cardiaca o respiratoria acuta.
Il feto, invece, rischia danni cerebrali per via della mancanza di ossigenazione adeguata (la madre ha avuto un’ipossiemia).
“Sono distrutto – ha detto il padre a La Repubblica – Mi hanno telefonato dall’ospedale per dirmi che anche mia moglie (ricoverata al Cattinara, a Trieste, ndr) è peggiorata”.
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