L’accusa è quella di aver truccato gli appalti; l’accusato è il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, insieme ad altre 7 persone che ora si trovano agli arresti domiciliari e dieci soggetti destinatari del divieto di contrattare con la P.a.
Questo è il bilancio di una indagine della Procura e dei carabinieri su 11 procedure pubbliche di appalto indette e gestite dalla Provincia di Benevento, da quella di Caserta e dal Comune di Buonalbergo, il cui sindaco (eletto col centrodestra) è tra gli arrestati.
La misura riguarda imprenditori e professionisti indiziati, a vario titolo, di corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreti d’ufficio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Effettuato anche un sequestro preventivo di somme di denaro pari a complessivi 49.500 euro, il “prezzo” dei reati di corruzione finora accertati.