Per Pier Paolo Sileri, sottosegretario alla Salute, il “Super Green Pass” va applicato “già in zona bianca e nell’evoluzione della zona in giallo o arancione l’essere vaccinati darà dei vantaggi”, ossia “poter accedere a tutte le attività che altrimenti sarebbero precluse. Quindi, tutto rimane aperto ma è precluso a quanti non hanno la vaccinazione o non sono guariti”.
L’esponente del governo ha aggiunto che “in zona bianca, al momento, non vi sono restrizioni. Ci sarà sovrapposizione tra il bianco e il giallo: l’unica cosa che vi sarà di diverso è l’uso della mascherina all’aperto”.
“Non credo che arriveremo all’obbligo vaccinale generalizzato perché, al momento, non ce n’è bisogno” ha continuato Sileri, soffermandosi poi sul vaccino anti Covid-19 per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, spiegando che “è verosimile che la decisione venga anticipata di uno o 2 giorni rispetto a quanto s’era detto, cioè il 29 novembre. Insomma, è imminente. Direi che ai primi di dicembre sarà disponibile il vaccino per quella fascia d’età e per loro non è previsto il Green Pass o l’obbligo”.
Il sottosegretario alla Salute ha infine affermato che “bisogna vaccinare i bambini, perché se si ammalano c’è il rischio di complicanze anche gravi. E bisogna parlare del Long Covid, perché forse il 40enne non va in terapia intensiva, ma così come nei bambini dopo ci possono essere dei disturbi che durano a lungo, perché il virus attacca più organi”.
Io sono d’accordo con ciò che è stato detto in Germania” dal ministro della Sanità Jens Georg Spahn, “finiremo questa quarta ondata o vaccinati o guariti o morti. Senza se e senza ma” ha concluso Sileri.
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