Una storia che ha a dir poco dell’assurdo e che coinvolge due figure professionali che, almeno apparentemente, non hanno nulla in comune: un infermiere e un macellaio sono stati denunciati perché facevano tamponi irregolari a Bolzano.
Il primo eseguiva il prelievo di campioni biologici con modelli di tamponi non compresi tra quelli riconosciuti dalla Commissione Ue; il secondo inseriva i dati nel sistema informatico dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige, indicando fraudolentemente il codice di un dispositivo medico diagnostico in vitro regolarmente approvato dalle autorità europee.
Denunciati per falso in atto pubblico
I due sono stati denunciati dai carabinieri del Nas di Trento nell’ambito dei controlli in Alto Adige per il rispetto delle norme da emergenza pandemica e il corretto utilizzo del Green pass. Entrambi sono stati denunciati per falso in atto pubblico continuato in concorso.
Sequestrati 906 tamponi ancora da utilizzare
E’ stato denunciato anche il proprietario della struttura dove venivano eseguiti i tamponi. I carabinieri del Nas di Trento hanno sequestrato 906 tamponi ancora da utilizzare e un computer: nel corso delle indagini verranno estrapolati i nomi delle persone che avevano avuto l’inserimento dell’esito del tampone nel sistema informatico sanitario e interrogati per scoprire se fossero stati informati del tipo di dispositivo medico impiegato.