La questione dei migranti a confine tra Bielorussia e Polonia, lasciati alle intemperie senza che nessuno intervenga ha toccato da vicino il Papa: durante l’ultimo Angelus, Francesco ha infatti affermato:
“Quanti migranti sono esposti anche in questi giorni a pericoli gravissimi e quanti perdono la vita alle nostre frontiere, sento dolore per le notizie sulla situazione in cui si trovano tanti di loro, di quelli che sono morti nel canale della Manica, di quelli al confine con la Bielorussia, molti dei quali sono bambini, di quelli che annegano nel Mediterraneo, cercando una terra di benessere e trovando invece una tomba”. Tanto dolore pensando a loro”. Lo ha detto Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus.
Il Pontefice ha ricordato anche i migranti che sono ”rimpatriati nel nord dell’Africa, sono catturati dai trafficanti e li trasformano in schiavi, vendono le donne, torturano gli uomini”.
”Ai migranti che si trovano in queste situazioni di crisi assicuro la mia preghiera e il mio cuore, sappiate che vi sono vicino. Ringrazio tutte le istituzioni sia della Chiesa cattolica sia altre, specialmente le Caritas nazionali e tutti coloro che sono impegnati ad alleviare le loro sofferenze. Rinnovo l’appello accorato a coloro che possono contribuire alla risoluzione di questi problemi, in particolare alle autorità civili e militari affinché la comprensione e il dialogo prevalgano su ogni tipo di strumentalizzazioni e orientino la volontà e gli sforzi verso soluzioni che rispettino l’umanità di queste persone. Pensiamo ai migranti, alle loro sofferenze e preghiamo in silenzio”.