Presepe con il ponte Morandi crollato, i parenti delle vittime chiedono la rimozione: "E' orripilante, siamo allibiti"
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Presepe con il ponte Morandi crollato, i parenti delle vittime chiedono la rimozione: "E' orripilante, siamo allibiti"

"Siamo dispiaciuti, era solo un omaggio, siamo pronti a valutarne la rimozione", rispondono gli organizzatori della mostra.

Presepe con il ponte Morandi crollato, i parenti delle vittime chiedono la rimozione: "E' orripilante, siamo allibiti"
A Firenze il presepe con il Ponte Morandi crollato
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8 Dicembre 2021 - 10.33


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Sono passati più di tre anni da quel tragico incidente che vide crollare il Ponte Morandi a Genova ma nessuno, ancora, sembra aver voglia di dimenticare quanto accaduto. Il tentativo però è sembrato stonato e di cattivo gusto a i parenti delle vittime che hanno chiesto a gran voce di toglierlo: “E’ orripilante”.

L’omaggio giunge da Firenze: la stalla dove nascerà Gesù Bambino è sotto uno dei piloni che rimase in piedi quel tragico 14 agosto 2018, a Genova. E’ contro un presepe in mostra a Firenze che si alza la voce del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi: “E’ orripilante, toglietelo”.

“Siamo dispiaciuti, era solo un omaggio, siamo pronti a valutarne la rimozione”, rispondono gli organizzatori della mostra.

La bocciatura del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi
“Noi possiamo immaginare, anche se con fatica, che le persone che non hanno vissuto la nostra esperienza terribile possano pensare che un presepe con i monconi del defunto Ponte Morandi possa diventare commemorativo, – spiega Egle Possetti, presidente del Comitato. – Vi assicuriamo che per le famiglie che portano nel cuore quelle maledette immagini, pensando che laggiù persero la vita i loro affetti, non emerga nulla di commemorativo”.

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“Per noi – ha spiegato – il ricordo passa attraverso pensieri teneri, iniziative delicate, un sorriso, una carezza, il memoriale futuro, il lavoro degli inquirenti e della magistratura, attraverso la percezione che quelle morti possano risuonare nelle orecchie delle nostre istituzioni per spronarle a fare molto di più, per non permettere mai più una tale vergogna”.

“Un presepe, che vuole essere ‘alternativo’, con tutto il rispetto per il lavoro da cui è scaturito, risulta stonato e siamo allibiti che non si potesse immaginare prima. Ogni tanto non guasta lasciare in vita qualcosa di tradizionale – ha concluso, – perché il presepe ha un valore positivo, una nascita, una gioia che non vediamo nel crollo di un ponte per incuria, si può dare spazio alla fantasia in molti altri contesti. Della nostra tragedia si parla ormai troppo poco, restano i lamenti di chi invoca giustizia e di fronte a noi appaiono i presepi”.

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