Più che una promessa è una minaccia: far arrivare al Quirinale un condannato, attualmente alle prese con altri processi, organizzatore di feste e cene per le quali i suoi amici e collaboratori sono stati condannati per favoreggiamento della prostituzione, sodale di Dell’Urto condannato per questioni di mafia e che in anni lontani avrebbe fatto da tramite tra l’ex cavaliere e Cosa Nostra perché in campo di soldi evitassero di prenderlo di mira.
“Dopo decenni di Conventio ad excludendum, quella del prossimo gennaio è un’occasione storica per l’Italia. Eleggere finalmente un Presidente della Repubblica che sia espressione del centrodestra e che trovi un’ampia condivisione”.
“Silvio Berlusconi – ha detto l’ex missino – ha tutte le caratteristiche adatte per il percorso che ha vissuto nelle istituzioni e per le relazioni che può garantire a livello interno e internazionale. Molti danno per scontata la candidatura di Draghi. Ma l’attuale Presidente del Consiglio sta svolgendo in maniera egregia la sua funzione e difficilmente un’altra persona avrebbe l’autorevolezza per tenere allo stesso tavolo e nello stesso governo formazioni politiche così diverse tra di loro. Sottrarlo a questa delicata funzione arrecherebbe un danno al Paese. E poi lo stesso Draghi potrebbe rischiare di entrare nel conclave parlamentare come Papa designato ma uscirne cardinale. Il voto è segreto e se qualcuno dovesse abbinare al nome di Draghi il rischio di elezioni anticipate gli esiti sono imprevedibili. Così ci troveremmo con un Draghi che non ascenderebbe al Quirinale e che resterebbe fortemente indebolito nella sua preziosa azione di guida del governo. Meditate gente, meditate. Prima di dar corso a scelte avventate. Il centrodestra intanto con la coesione annunciata dei suoi leader potrà essere un protagonista decisivo ed inclusivo delle prossime scelte. Tenendo conto della grande risorsa su cui noi puntiamo”.
Lo ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
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