di Antonello Sette
Sindaca Marchionini, la scuola media di Verbania cambia nome. Era intitolata al generale Luigi Cadorna, tristemente noto per la disfatta di Caporetto. Si chiamerà “Gino Strada”. La notizia, come sa, ha fatto scalpore. A chi va ascritto il merito o la colpa, a seconda dei punti di vista, di questa clamorosa decisione?
È una scelta – spiega la prima cittadina di Verbania a Spray news – del Consiglio di Istituto della nostra scuola media, che ha proposto all’unanimità il cambiamento di intitolazione. L’amministrazione comunale, rispettando l’autonomia e la volontà della scuola, ha preso atto di questa richiesta.
Eppure Cadorna, anzi i Cadorna, se non sbaglio fanno da sempre parte della storia di Verbania. La famiglia Cadorna ha le sue radici nel vostro territorio…
Proprio per questo, la scelta di cambiare il nome della scuola non toglie nulla al nome Cadorna, che è quello di una storica famiglia di Pallanza, la frazione più importante di Verbania. Anche perché, se Luigi Cadorna è una figura controversa, un altro Cadorna, Raffaele, è stato a capo del Comitato di Liberazione Nazionale, mentre Carlo Cadorna, che era lo zio di Luigi, è stato un apprezzato politico e ministro dell’Istruzione nel Governo Cavour. Quella del Consiglio di istituto della scuola media non la considero una scelta contro, ma l’omaggio, nel nostro tempo così difficile, a un benefattore dell’umanità, come Gino Strada. Nella nostra città ci sono una via Cadorna e il Mausoleo, dove riposa la salma di Luigi Cadorna. Quella della scuola, che l’amministrazione farà inevitabilmente propria, è una scelta legata al futuro e, francamento, trovo che sia insopportabile dividersi fra rossi e neri. Tra l’altro, non credo che Luigi Cadorna fosse fascista e, forse, un giorno la sua figura, anche se rimarrà controversa, non sarà più quella a tinte fosche, tramandataci dai libri di storia.
Una scelta non contro ma per. Quindi la domanda è perché proprio Gino Strada?
Questa domanda andrebbe rivolta, più che a me, al Consiglio d’Istituto della scuola Cadorna, che ha deciso convintamente all’unanimità. Credo che il motivo sia legato ai tempi che, da allora a oggi, sono profondamente cambiati. Non è più la stagione della contrapposizione militaresca, ma della speranza diffusa in un futuro di pace e di umanità. Gino Strada perché ha speso la sua vita per gli altri, per la pace e contro la guerra. Gino Strada perché aveva un’aspirazione molto alta, che fa sognare i ragazzi. Luigi Cadorna, al suo confronto, è un personaggio storico, prima ancora che controverso, in qualche modo superato.
Le polemiche hanno investito e scosso solo il mondo della politica?
All’interno della scuola hanno remato tutti dalla stessa parte. Ci sono state una forte presa di posizione e un’unanime volontà. Le forze politiche, invece, si sono divise in un’antipatica contrapposizione, come se si fosse voluto epurare Luigi Cadorna. Ci mancherebbe. Qui ci sono due monumenti che attestano una storia diversa. Quello del 1932 intitolato a Luigi Cadorna e quello dedicato a suo zio Carlo.
Lei, come Sindaca di Verbania, è comunque orgogliosa della scelta che è stata fatta dal Consiglio d’Istituto della scuola media?
Io, come Sindaca di Verbania, rispetto la decisione che ha preso la scuola. Non si può essere rispettosi dell’autonomia scolastica a corrente alternata. Peraltro, Gino Strada è un bellissimo nome. Intitolargli la nostra scuola media è un ringraziamento a tutti i decenni di vita, da lui spesi a favore di chi è più in difficoltà. Mi sembra un bellissimo messaggio di pace.