Saluti romani e violenza: il blitz fascista al liceo occupato di Viterbo
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Saluti romani e violenza: il blitz fascista al liceo occupato di Viterbo

Una ventina di giovanissimi ha provato a fare irruzione al liceo occupato Ruffini a Viterbo, spaccando bottiglie contro le finestre

Saluti romani e violenza: il blitz fascista al liceo occupato di Viterbo
Il liceo Ruffini
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20 Dicembre 2021 - 15.46


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Il liceo Ruffini di Piazza Dante a Viterbo, in questi giorni occupato dagli studenti per protesta contro la decadenza della struttura e il sistema dei ‘doppi turni, è stato oggetto di un tentativo di irruzione da parte di un gruppo di una ventina di persone, molto giovani, che hanno provato a entrare forzando le finestre e lanciando bottiglie, il tutto condito con slogan fascisti e inneggiamenti al Duce. 

“Ad un certo punto – racconta a Tusciaweb una delle ragazze che gestisce l’occupazione – sono riusciti ad entrare con l’intenzione di aggredirci e spaccare tutto. Urlavano, insultavano e facevano il saluto romano inneggiando al duce”.

“Sono arrivati dopo la mezzanotte – spiega Teresa Pianella, una occupante – e ci hanno assaltato, sono riusciti ad entrare, ma li abbiamo costretti a restare sulla porta. Un attacco fascista in piena regola”. Gli assalitori sono rimasti appostati davanti al liceo fino a tarda notte. Dal video si evince che erano notevolmente esaltati e le minacce violente sono esplicite. 

Intervenuti anche il presidente della provincia Alessandro Romoli, il presidente uscente Pietro Nocchi e il comunale Giacomo Barelli. Quest’ultimo ha dichiarato: “Quanto accaduto al Ruffini ha una chiara matrice fascista, non perché riconducibile a questo o quel partito, ma perché le modalitа con cui si è svolta sono quelle. E rammarica sapere che il sindaco di Viterbo Giovanni Arena non sia venuto a dare la propria solidarietа ai ragazzi che stanno occupando la scuola. Non per l’occupazione, ma per la violenza politica subita la scorsa notte. Un argomento che chiedere di discutere al prossimo consiglio comunale”.

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